Isis, una sigla sulla quale si interrogano ormai in molti. LIsis è unorganizzazione jihadista che sta seminando il terrore in Iraq. Le sue idee hanno origine con Abu Musab al-Zarqawi, uno dei rivali di Bin Laden, che decise di formare un califfato islamico esclusivamente sunnita. La strategia per portare avanti il suo progetto era di sabotare i maggiori centri economici musulmani e creare scompiglio con atti di violenza, di modo che la popolazione locale si sottomettesse alle forze sunnite.
Per ora non sembra voglia arrestarsi l’organizzazione de “Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante” che continua la sua battaglia con omicidi di massa, oltre che con le decapitazioni di operatori umanitari, primo James Foley. L’ultimo attacco sferrato dall’Isis è stata l’uccisione di 300 soldati iraqueni con il gas cloro, tra i quali molti morti per asfissia. Minacciano di uccidere ogni miscredente americano ed europeo, soprattutto francese. Attaccate i civili e uccidete i miscredenti in qualunque modo possibile e immaginabile sono le parole del portavoce Abu Muhammed al Adnani e sono pronti ad usare le donne yazidi fatte prigioniere come scudo umano.
La popolazione reagisce scappando e dagli ultimi dati dell’Onu risulta che 130mila curdi abbiano attraversato i confini con la Turchia. Ormai sono arrivati a 600mila e Ankara ha chiuso i confini usando lacrimogeni e idranti per allontanare i profughi. Intanto il Pkk, Partito del Lavoratori del Kurdistan, che da anni combatte contro Ankara per l’autonomia dei curdi, ha invitato i giovani ad imbracciare i fucili e difendere il proprio popolo contro i jihadisti.
Il primo Paese a rispondere alle continue minacce e a reagire sono gli Usa. La notte tra il 22 e il 23 settembre un raid americano colpisce la Siria e più di 20 miliziani dello Stato islamico sono morti. Le forze militari Usa e delle Nazioni partner stanno conducendo azioni militari contro i terroristi dellIsis in Siria – ha reso noto il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby, aggiungendo – poiché le operazioni sono in corso, non siamo al momento in posizione di fornire altri dettagli.
I partner degli Stati Uniti sembrerebbero essere lArabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania e il Baherein. Presto si aggiungerà alla coalizione la Gran Bretagna e, secondo il Daily Telegraph, il premier David Cameron dovrebbe annunciare la partecipazione britannica nel corso dellAssemblea generale dellOnu a New York; infatti il governo inglese è pronto a compiere raid aerei in Iraq contro i miliziani dellIsis.
I raid Usa sono stati eseguiti per prevenire un attacco contro loccidente. Il quotidiano arabo al Hayat, sul suo sito Internet, dichiara che i bombardamenti hanno colpito le basi di Khorasan a ovest di Aleppo. I raid aerei hanno poi centrato alcune postazioni dellIsis nella provincia di Hasake nel nord-est siriano.
Lultimo gesto di un gruppo legato allIsis per fermare i raid è stato il rapimento di un francese in Algeria con la minaccia di ucciderlo entro 24 ore. Nel video diffuso dal gruppo Jund al-Khilafa, si vede lostaggio, Hervè Pierre Gourdel, che chiede al presidente Hollande di salvarlo. Il ministro degli Esteri francese ha risposto che è escluso che la Francia ceda alle minacce di un gruppo terroristico.
E intanto le intimidazioni de Lo Stato islamico dellIraq e del Levante arrivano anche in Italia. Conquisteremo la vostra Roma, spezzeremo le croci e faremo schiave le vostre donne, con il permesso di Allah, parole pronunciate da Adnani, esponente del gruppo. Il ministro degli Esteri Federica Mogherini e il ministro della Difesa Roberta Pinotti affermano che lIsis è una minaccia non solo per lIraq, ma per lintera regione, per lEuropa e per il mondo intero. Ha proseguito Mogherini gli aiuti militari allIraq sono indispensabili nellimmediato ma difficilmente rappresentano a lungo termine la soluzione di questa come di qualsiasi crisi.